La Storia dell'isola di Sainte Marie

Il nome dell’Ile Sainte Marie è stato attribuito inizialmente dai primi navigatori portoghesi nel XVI secolo, che scoprirono l’isola salvandosi da un naufragio il giorno dell’Assunzione e come era abitudine a quei tempi, diedero al luogo scoperto il nome del santo del giorno: “Santa Maria”.
L’origine dei nomi malgasci dell’isola: Nosy Boraha (Isola d’Ibraham) o Nosy Mbavy (Isola della donna); sono, invece, da attribuire alla leggenda in cui si narra di un uomo di nome Abramo, che sbarcato a Ile Sainte Marie, fu attaccato da un gruppo di donne.
Nel 1643, Sainte Marie era popolata da 600 abitanti e Jaques Pronis colonizzò l’isola insieme a un gruppo di francesi che furono rapidamente decimati dalla malaria.
I Betsimisarakas ripreserò il potere, ma a partire dal 1685, tutto ciò che l’Oceano Indiano offriva a proposito di pirati, ladri, canaglie e di filibustieri decise di installarsi nella piccola ansa protetta di Sainte Marie.
In effetti, l’isola è idealmente situata su due grandi strade commerciali del XVI secolo: quella del Mar Rosso e quella dell’Oceano Indiano. Costituiva pertanto una crocevia commerciale importante e una miniera d’oro per i pirati britannici, francesi e olandesi.
I più grandi nomi della pirateria: Plentain, La Buse, Tomas Tew, David Williams, Thomas White, William Kidd e Oliver Levasseur si integrarono in armonia con la popolazione locale dando vita a un gruppo etnico meticcio dal nome di Zana-Malata.
Benché ricercati da tutte le autorità del mondo, ebbero l’onore di essere sepolti sull’isola e le loro spoglie sono conservate nel cimitero dei pirati di Ambodifotatra, capitale di Sainte Marie.
Situata nel cuore della baia d’Ambodifotatra, Ile aux Fourbans conserva le numerose vestigie di questa parte di storia: a qualche metro di profondità ci sono parecchi vascelli pirati.
Da centinaia di anni, la storia del capitano Kidd nutre l’immaginario della gente e Stevenson ne trasse ampia aspirazione per il suo romanzo “L’isola del Tesoro”.
Nel 2001 fu ritrovato il famigero vascello Adventure Galley di capitano Kidd, affondato a qualche metro dall’Ile aux Fourbans, e tuttora si trova a Sainte Marie.
Il 5 maggio 2015 un primo lingotto d’argento del tesoro è stato ritrovato e riportato in superficie dall’archeologo Barry Clifford; sarà una parte del tesoro nascosto di William Kidd? Ancora oggi, non ci sono risposte e le ricerche continuano sulla base di una una mappa del tesoro ritrovata e il mistero del tesoro di William Kidd resta sempre irrisolto.

Contesto geografico dell'isola di Sainte Marie

L’isola che ha una lunghezza di 60 km, conta 22.000 abitanti per una superficie totale di 160 km2.
Secondo i suoi abitanti, l’isola assomiglia a una donna incinta supina, la sua forma è distesa in lunghezza , mentre la sua larghezza oscilla tra 1 km (al livello del collo della donna) e 5 km (al livello della sua pancia). Sainte Marie è circondata da altre piccole isole come l’Ile aux Nattes, L’Ile Madame e l’Ile aux Forbans, destinazioni ideali per le escurzioni alla ricerca della calma e dell’acqua cristallina.
L’isola di Sainte Marie è conosciuta per essere ancora oggi un vero paradiso terrestre. Dove sia la fauna che la flora sono preservati. È uno dei posti più interessanti al mondo per osservare le balene ogni anno, nel periodo tra giugno e settembre. I cetacei si trovano in particolare tra la baia d’Antongil (al nord) e lungo lo stretto che separa l’isola dalla costa est del Madagascar.
I chiodi di garofano sono una delle glorie di sainte marie. Alta da 12 a 15 m la pianta è riconoscibile grazie al fogliame verde e giallo intenso. I chiodi di garofano sono stati introdotti sull’isola dai francesi nel 1823. La fioritura inizia a partire da ottobre. Si possono vedere i chiodi di garofano messi ad asciugare ai bordi delle strade. Ogni anno circa 100 tonnellate di chiodi di garofano sono raccolti a Sainte Marie.

La barriera corallina è sviluppata in modo disugale intorno all’isola, si estende fino a 2 km dalla riva al sud e all’est, mentre si trova in maniera ridotta all’ovest.

In origine, sarebbe stato un cedimento che avrebbe causato il dislivello di un fossato che avrebbe separato Sainte Marie dalla Grande Terra. Ora, una distanza di 40 km li separa, ad eccezione della Pointe à Larée (a 7 km), una lingua di sabbia che si è sviluppato grazie al fatto che Sainte Marie forma una barriera al vento di sud-est.

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